Ostuni - Brunda

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Ostuni

Terra di Brindisi
 
Ostuni
La citta bianca

Il nome della cittadina messapica deriva dal greco “ Astu-neon “, città nuova. Si ritiene che Ostuni sia stata costruita circa duemila anni fa sui resti di una città più antica, del IV-II secolo a.C. al posto del palazzo vescovile e della cattedrale sorgeva il castello edificato da Ruggero II il Normanno. Ad esigenze difensive è dovuto l’aspetto odierno del borgo antico: le case addossate le une con le altre sfruttano al massimo lo spazio disponibile all’interno delle mura.
Il colore bianco di strade e case ha lo scopo di sfruttare al meglio la luce negli spazi ristretti. Del rinascimento sono invece i portali con le cornici architravate.
Per chi percorre la via che scorre lungo questo tratto meridionale della costa adriatica, Ostuni appare quasi una sorta di miraggio di luce e di calce, un sogno etereo al cui fascino è difficile sottrarsi. E’ questo il primo colpo d’occhio che la città offre di se. Ostuni sorge sulle ultime propaggini della murgia meridionale. La sua città vecchia, detta la terra, è inconfondibile per l’accecante monocroma colorazione del suo abitato, dipinto rigorosamente di bianco. Le case tinteggiate di calce e la peculiare topografia le hanno fatto meritare  epiteti fiabeschi, come città bianca, regina degli ulivi, città presepe.  il nucleo antico – probabile supporto dell’acropoli messapica – è infatti arrampicato sui fianchi scoscesi di un colle e presenta una pianta elissoidale, chiaramente espressa dalla cinta muraria rafforzata dai torrioni aragonesi. Dalla piazza principale, dominata dalla facciata di un antico convento francescano, oggi sede del municipio, e del barocco obelisco del protettore Sant’Oronzo, si accede attraverso un’erta salita, al centro storico: torri bastionate, labirinto di vicoli, scale e scalinatelle, archi, portali, altari di rossi gerani evocano il clima della casbah.
Nel territorio di Ostuni il patrimonio masserizio è tra i più cospicui di tutta la regione; veri monumenti della storia queste contrade oggi rappresentano un inedita semplicità che consente di coniugare , i silenzi e  la pace della vita agreste. Il mare e la doppia anima della città , quell’orizzonte di cobalto che occhieggia in lontananza tra l’argentea selva degli ulivi e gli effluvi salmastri nelle giornate di maestrale raggiungono il candido colle.
La marina di Ostuni si snoda per circa venti chilometri, una costa dai fantastici contrasti cromatici tra baie, calette incantate, improvvise scogliere,  tratti straordinariamente merlettati dove la macchia mediterranea cresce rigogliosa nella molteplicità delle sue essenze.
A renderla più accattivante non può che essere l’incontro con i colori, i profumi, i sapori della gastronomia locale. A tavola più che altrove, gli ostunesi rivelano la doppia anima “ marinara “ e “ contadina “ che si esprime attraverso una cucina solare, genuina, fatta di ingredienti semplici e sapori autentici.
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