Ceglie messapica - Brunda

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Ceglie messapica

Terra di Brindisi
 
Ceglie messapica
Clima mediterraneo, aria pura ed incontaminata, una gastronomia veramente tipica, squisiti vini, feste religiose e popolari, avvenimenti culturali, il carattere gentile, gioviale e disponibile della gente, fanno di Ceglie messapica un luogo ideale all’insegna del relax. Ceglie, l’antica Caelium ricordata da Plinio, fu un importante centro militare, politico e religioso dell’antica Messapia, e la sua storia inizia IV – III secolo  a. C. Capeggio, sotto la guida de re Opis che dimorava nella roccaforte cegliese, le altre città della Messapia
Contro Taranto ma dopo alterne vicende fu espugnata e rasa al suolo dai tarantini. Probabilmente a Ceglie avevano sede i più importanti edifici di culto dei Messapi e dei Romani: nell’abitato del centro storico sono state ritrovate tombe con corredo di ricche suppellettili e numerose iscrizioni messapiche.
Dopo la caduta dell’impero Romano d’occidente, Ceglie fu devastata dai goti, Longobardi e visigoti. Passo poi dalle mani degli Angioini a quelle della Curia Arcivescovile di Brindisi e da cui fu venduta intorno alla metà  del XIV secolo  ai duchi di Sanseverino e da questi ai Sisto-Britto. Durante il risorgimento furono aperte a Ceglie numerose “ vendite “ carbonare e sezioni della Giovine Italia.
Nel centro del nucleo medievale vi è il castello, le cui strutture più antiche risalgono probabilmente al’ XI secolo. Sul torrione cilindrico domina una torre quadrata, voluta dal duca Fabrizio Sanseverino, e che risale al 1492; il palazzo, di poco più tardo, è del 1525.


Tratto da “ Terra di Brindisi “
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